Inoltre, la considerevole diffusione delle scatole nere sugli autoveicoli sta mostrando l’importanza di un’analisi critica e tecnicamente corretta dei dati forniti da questi dispositivi, ad esempio:
- data e l’ora dell’urto, località indirizzo
- mappa del punto dell’urto, con il percorso effettuato dal veicolo nei secondi precedenti e successivil’urto;
- velocità del veicolo prima dell’urto
- vettore accelerazione, accelerazione sui singoli assi
- angoli di rollio, beccheggio, imbardata
Tutti i dati registrati sono influenzati dalle condizioni di installazione, dal campionamento effettuato da errori casuali non preventivamente determinabili.
Il criterio tramite cui viene stabilito il verificarsi di una collisione influenza l’indicazione del punto d’urto sul piano stradale.
I dati GPS, utilizzati per ricavare la posizione, sono influenzati dal numero di satelliti visibili e da errori casuali che possono portare a incertezze anche considerevoli sulla posizione.
Simili considerazioni si applicano anche i dati relativi alla velocità, in quanto legati al segnale GPS.
Le misure angolari di accelerazione risentono degli offset e del rumore casuale dei sensori di misura, inoltre sono influenzati dalla posizioni di installazione della scatola nera sulla vettura
E’ quindi sempre necessario valutare con spirito critico le grandezze indicate dalle scatole nere, e valutarne la congruità con l’analisi della dinamica del sinistro, che deve comunque essere effettuata per accertare efficacemente la dinamica del sinistro.
Il nostro Studio dispone della strumentazione e delle competenze necessarie per un’analisi accurata dei dati prodotti dalle scatole nere, e per la loro valutazione in considerazione della dinamica del sinistro.
Il nostro Studio opera inoltre come referente italiano per la IBB relativamente al sistema CDR Bosch, attraverso il quale è possibile analizzare i dati registrati dalle centraline degli airbag in caso di sinistro stradale.